mercoledì 4 novembre 2015

La serie "Star Trek" e il western






     "Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima." (James Tiberius Kirk)
 Cosa c'è di più western di una frase del genere? La fantascienza è satura di elementi western. L'esplorazione di nuovi mondi, l'eroe che si oppone ad un potere tirannico, il sopravvento dell'intelligenza umana su quella "non-umana", ma anche il riconoscimento del valore culturale e sentimentale degli "alieni", sono tutti elementi presenti nel western.
 La serie Star Trek rende omaggio al genere western attraverso quattro deliziosi episodi tra dramma e parodia.




  "Spectre of the Gun", diretto da Vincent McEveety e scritto da Lee Cronin, è il primo episodio della tersa stagione della serie classica di Star Trek.  E stato trasmesso negli Usa il 25 ottobre 1968 e in Italia, con il titolo di  "Lo spettro di una pistola", il 21 febbraio 1980.

 Il comandante James T. Kirk (William Shatner) ha ricevuto l'ordine di stabilire un contatto con i Melkotiani. Mentre l'Enterprise si avvicina al pianeta Melkot, una sonda intima telepaticamente all'equipaggio di allontanarsi. 
 Kirk decide di sbarcare ugualmente sul pianeta Melkot, lo seguono l'ufficiale scientifico Spock (Leonard Nimoy), il tenente comandante Montgomery Scott (James Doohan), il dottor Leonard McCoy (DeForest Kelley) e  il guardiamarina Pavel Andreivich Chekov (Walter Koenig). Giunti sul pianeta, gli esploratori trovano condizioni ambientali completamente diverse rispetto alle loro aspettative. Il guato del tricoder spinge il comandante Kirk a decidere il rientro immediato della squadra sull'Enterprise. Purtroppo anche il comunicatore non dà segni di vita.
 La loro presenza viene rilevata dai Melkotiani che decidono di "eliminarli" utilizzando una modalità estrapolata dalla mente del comandante Kirk, su cui basare l'illusione psichica che imprigionerà le loro menti. Illusione psichica che assume le sembianze della mitica Tombstone del famigerato 26 ottobre 1981.




 Non è solo il paesaggio ad essere mutato, anche le armi non sono più le stesse. I  phaser sono stati sostituiti da dei revorver. Un'altra sorpresa sarà ben più traumatica per Kirk e i suoi uomini. In questa rappresentazione la morte è reale, e come se non bastasse loro sono la fazione dei Clanton. I Clanton, secondo la storia, non fanno una buona fine...




 La fotografia ricorda molto il "Gunfight at the O.K. Corral" di John Sturges. La scelta della modalità di morte, da parte dei Melkotiani, verra utilizzata anche nel film Ghostbusters, attraverso la "scelta del distruttore".






 "The Paradise Syndrome",  diretto da Jud Taylor e scritto da Margaret Armen, è il terzo episodio della terza stagione della serie classica di Star Trek. E' andato in onda negli Usa il 4 ottobre 1968 e in Italia, con il titolo di "Il paradiso perduto", il 7 febbraio 1980.

Il comandante Kirk, l'ufficiale Spock e il dottor Leonard McCoy giungono in un pianeta che, a mezza galassia di distanza dalla terra, presenta una flora identica a quella terrestre. I tre, appena teletrasportati, vengono infatti investiti dal profumo di caprifoglio misto a quello del fior d'arancio. Ma non è solo la flora a destare il loro interesse...




 La squadra scopre una struttura costituita in una lega sconosciuta e le cui iscrizioni risultano incomprensibili. La natura di quell'opera fa sì che Spock la ritenga frutto di una cultura superiori o pari alla loro. Il comandante Kirk, incuriosito dalle affermazioni di Spock, decide di raggiungere il più vicino centro abitato, rilevato grazie alla strumentazione dell'ufficiale scientifico.
 Non possono che rimanere stupiti innanzi a questo tipo di insediamento...




 Gli abitanti sono un misto di Navajo, Mohicani e Delaware. I tre ritengono che sia inutile avvertire quella gente di un asteroide che li polverizzerà entro un paio di mesi. Non capirebbero e la loro presenza non farebbe che aumentare la loro confusione. Quell'ambiente cosi pacifico inebria quasi il comandante Kirk. La sidrome di Tahiti, come ci spiega il dottor McCoy, è diffusa tra i viaggiatori e gli esploratori, quando si trovano innanzi a paesaggi idilliaci.
 Tornato a osservare la struttura misteriosa, il comandante Kirk penetra all'interno di essa, a causa di un passaggio segreto, ed è investito da un raggio improvviso. La sua assenza viene notata da Spock e McCoy che lo cercano inutilmente. Decidono quindi di risalire sull'Enterprise per tentare di deviare l'asteroide, salvando quindi la vita a Kirk e alla popolazione di quel pianeta.
 Kirk riprende nel frattempo conoscenza, ma non la memoria. Uscito dalla misteriosa struttura, viene scambiato per una divinità da due ragazze del luogo, la sacerdotessa Miramanee (Sabrina Scharf) e la sua aiutante, che lo portano al villaggio.
 Riuscirà Spock a deviare la traiettoria dell'asteroide?






"A Fistful of Datas", diretto da Patrick Stewart  e scritto da Robert Hewitt Wolfe, è l'ottavo episodio della sesta stagione della serie Star Trek - The Next Generation. E' stato trasmesso negli Usa il 9 novembre 1992, e in Italia, con il titolo di "Per un pugno di Data", nel 1996.

L’Enterprise, entrata nell’orbita di Deinonychus VII, dovrà attendere 48 ore per l'arrivo della nave da rifornimento Biko. L'ingegnere capo Geordi La Forge (LeVar Burton) e Data (Brent Spiner), con il permesso del Capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart), decidono di elaborare un'interfaccia di emergenza per l'androide.
 Il capo della sicurezza Worf (Michael Dorn) non è stato così fortunato. Liberato dai suoi doveri, egli è costretto a partecipare a una rappresentazione western, insieme al filglio Alexander (Brian Bonsall) e al consigliere Deanna Troi (Marina Sirtis), sul ponte ologrammi. I tre hanno il ruolo di uomini di legge nella selvaggia città di  Deadwood, nel Sud Dakota del XIX secolo.




 Il compito dello sceriffo Worf è quello di arrestare Eli Hollander, il "Macellaio di Bozeman", responsabile dell'assassinio di 23 uomini. Lo sceriffo riesce ad arrestare il fuorilegge e attende l'arrivo dello sceriffo federala degli Stati Uniti, per condurlo a Rapid City per il processo.
 Un'oscillazione di energia, verificatasi durante l'esperimento di interfaccia di Data e La Forge, complicherà notevolmente la situazione. Soprattutto a causa dell'intervento di una versione particolare di Data...




 "North Star", diretto da David Straiton e scritto da David A. Goodman, è il nono episodio della sesta stagione di Star Trek: Enterprise. E stato trasmesso negli Usa il 12 novembre 2003 e in Italia, con il titolo di "Cowboy dello spazio", l'8 maggio 2005

 Quattro uomini cavalcano tra le vie di una cittadina. L'uomo in testa sistema un cappio ad un albero, per poi stringerlo al collo di un secondo cavaliere. Un terzo uomo spara un colpo di pistola, facendo scappare il cavallo e lasciando l'uomo a scalciare. La colpa dello "Skag" linciato è stata quella di sparare a un uomo, indipendentemente dalla legittima difesa.




 Il capitano Archer (Scott Bakula), l'ingegnere capo Tucker (Connor Trinneer) e il primo ufficiale T'Pol (Jolene Blalock) si materializzano vestiti secondo lo stile western. Il pianeta, popolato da 6.000 abitanti, presenta uno stile di vita che corrisponde a quello terrestre del 1860. Secondo la vulcaniana T'Pol, il DNA degli abitanti è umano, questo porta il capitano a chiedersi come questi umani siano giunti originariamente su questo pianeta. Tucker e T'Pol si dirigono verso un avamposto popolato da un migliaio di individui alieni, gli unici presenti sul pianeta. 

  


 Archer decide di continuare l'ispezione del villaggio. Grazie a Bethany (Emily Bergl), un'insegnante clandestina che istruisce gli Skagaran, il capitano scopre che gli Skagaran prelevarono alcuni terrestri e li portarono su quel pianeta, costringendoli a lavorare per loro. Il suo interesse per i Skagaran non sfugge allo sceriffo MacReady (Glenn Morshower) e al suo vice Bennings (James Parks), che lo omaggeranno di una particolare attenzione.
 Episodio con citazioni da Mezzogiorno di fuoco ma anche da Walter Hill




Il legame, tra i personaggi di Star Trek e il western, non si limita unicamente alla loro partecipazione a questi episodi della famosa serie fantascientifica.  Prima di Star Trek i nostri idoli hanno recitato in Gunsmoke. Gunsmoke è un western drama,  diretto da Norman Macdonnell e scritto da John Meston, trasmesso sul canale CBS dal 1955 al 1975. Con le sue venti stagioni, Gunsmoke è una delle serie più longeve, seconda solo a I Simpson.




Da sinistra a destra, dall'alto verso il basso: DeForest Kelley, come Will Bailey, nell'episodio "Indian Scout" della prima stagione (1956); James Doohan, come Davit, nell'episodio "Quint Asper Comes Home" dell'ottava stagione(1962); Leonard Nimoy nella sua quarta e ultimo ruolo in questa serie, qui come John Camminando Fox, nell'episodio "Treasure of John Walking Fox" dell'undicesima stagione (1966); e William Shatner, come Fred Bateman, nell'episodio "Quaker Girl" della dodicesima stagione(1966). (da www.ussrepublic.com)





Nel doppio Dvd "Trek Stars go west..." (in lingua inglese) troverete tutti gli episodi delle diverse serie western a cui hanno partecipato gli eroi dell'Enterprise. Nella raccolta è presente anche il paella western "White Comanche" (...E venne l'ora della vendetta) del 1968, dove William Shatner interpreta i fratelli gemelli Johnny e Notah, in conflitto tra loro.
 Ecco un elenco delle puntate delle diverse serie presenti nel doppio Dvd:

• Nell'episodio "Comanche Scalps" (1960), della serie Tate, Leonard Nimoy interpreta
un Comanche non proprio pacifico. In questa stessa puntata compare un Robert Redford alle prime armi.

Nell'episodio "The Ape" (1960), della serie Bonanza, Nimoy interpreta un poco di buono.
 
• Nell'episodio "Starfall" (1960), della serie Outlaws, William Shatner interpreta il "re dei ladri", il capo di una banda che rischia di digregarsi. La puntata si basa sul romanzo "High Noon" di John Cunningham. 


• Nell'episodio "The Legion of Old-Timers"(1949), della serie The Lone Ranger, DeForest Kelly interpreta un allevatore minacciata da dei truffatori.

 • Dell'episodio "Scapegoat" (1957), della serie The Last of the Mohicans, è presente solo la scena in cui appare James Doohan nella parte di un arrabbiato abitante del villaggio...

• Nell'episodio "Way Station"  della serie The Last of the Mohicans (1957), James Doohan interpreta un Nativo psicopatico in cerca di vendetta.

 • Nell'episodio "Shorty" (1960), della serie  Outlaws, Nimoy interpreta un uomo crudele coinvolto in una disputa violento tra allevatori.




5 commenti:

Unknown ha detto...

Me lo ricordo bene questi episodi, quando una serie si gioca l’episodio Western è sempre divertente, lo stesso vale per Star Trek, complimenti per aver raccolto tutte le deviazioni serie di questa storica serie ;-) Cheers!

Ivano Satos ha detto...

Grazie Mille Cassidy!!! Grazie a questo articolo ho visto la mia prima puntata di "Star Trek: Enterprise" ;)

Lucius Etruscus ha detto...

Nooooooo sei un MITO ^_^
Le foto dei trekkers in panni western sono splendide! Esiste un qualsiasi attore che non abbia iniziato la carriera con una serie western? :-D
Splendida panoramica, gli episodi li ho apprezzati di più negli ultimi anni: quando da ragazzino arrivava la "fase western" mi annoiavo a morte :-P

Ivano Satos ha detto...

Grazie Mille Lucius, felicissimo che ti piacciano!!! ;)Pensa che mentre preparavo l'articolo mi veniva sempre in mente, anche se era già famoso all'epoca, la foto di Yul Brynner con criniera presente sul tuo articolo dedicato a Bronson e al film “Pancho Villa” ;)

Gas75 ha detto...

Bell'articolo "trasversale" tra fantascienza e western! DeForest Kelley ha comunque preso parte anche a "Sfida all'OK Corral".
E l'episodio di Enterprise è dalla terza stagione, non può essere la sesta poiché ce ne sono soltanto 4.