martedì 12 gennaio 2016

Z-Nation? Z-Western!






 La serie Z-nation è figlia di un Roger Zelazny zombesco, psichedelico e pop-artoso. Il citazionismo galoppa da una commistione di genere all'altra, arrivando a ipertrofizzare quella componente western che riemerge spesso in più di un episodio. La seconda stagione presenta quattro puntate in cui il citazionismo western si innalza come un totem o come la forca di un villaggio di bifolchi. Se adorate la serie della Asylum, non potete perdervi l'articolo di Lucia Patrizi, italica regina dell'horror!


 Cominciamo il nostro viaggio con il VII episodio dal titolo "Down the Mississippi", trasmesso negli Usa il 23 ottobre 2015.  La puntata è stata diretta da John Hyams, mentre la sceneggiatura è di John Hyams.



  Due figli dell'endogamia, battezzati con le acque del fiume Cahulawassee, sono in trasferta sulle tranquille sponde del Mississippi. Improvvisamente appare un carrozzone-dentistico i cui conducenti, Rollie e Cornelius, invitano i due villici sgranocchiatori di granturco a usufruire dei loro servigi. Sistematisi i due brachicefali sulle poltrone, esse si ribaltano, imprigionandoli all'interno del camion.




 Proprio quel camion viene preso "in prestito" da Diecimila, in attesa di incontrarsi nuovamente con il suo gruppo di amici, e da due sue vecchie conoscenze, Sketchy and Skeezy. Il trio, improvvisamente motorizzato, giunge a Burrtown, la cittadina di Tyler Burr. Quella di Burrtown è una comunità completamente autonoma e indipendente, basata sugli antichi principi sudisti...




 Le opere western sono piene di dottori cialtroni, diffusi in tutte le epoche di transizione. Sono presenti dai romanzi weird western  di Joe R. Lansdale fino al fumetto bonelliano Brad Barron, ma qui si fa riferimento a un particolare carro, ossia quello guidato dal Dottor King Schultz (Christoph Waltz) di "Django Unchained", che a sua volta si ispira a "Greed", film muto del 1924 diretto da Erich von Stroheim.


Il Dottor King Schultz (Christoph Waltz) di "Django Unchained"

 La comunità chiusa di Burrtown permette di inserire altre citazioni ed elementi tipici del genere. Per evitare problemi derivanti dall'incapacità di mentire da parte di Diecimila, Sketchy lo presenta come un ragazzo muto a causa di un trauma infantile, chiaro riferimento al Caleb di "Jeremiah Johnson", ripreso a sua volta dalla serie "Hell On Wheels" per il personaggio del piccolo Ezra Dutson.
 Altro elemento è l'arringa di Sketchy, sublime opera di supercazzola che può competere con tutte le orazioni creative pronunciate nei tribunali western, tra cui quella psicodrammatica di Cullen Bohannon a Fort Smith, ricchissima di Glory, Amen e Alleluia.
 Dopo una citazione leoniana, il finale, di cui non parlo minimamente per non rischiare di indurre possibili intuizioni, si manifesta come una vera e propria opera d'arte, capace di far gioire e piangere contemporaneamente chiunque sia appassionato di western.



L'episodio  X, dal titolo "We Were Nowhere Near the Grand Canyon", è stato diretto da Juan A. Mas e scitto da  Eric Bernt. Negli Usa è andato in onda il 13 novembre 2015.




 La puntata si apre con una super mega orda di zombi. Uno Z-unami infinito che rischia di abbattersi sui nostri eroi, in viaggiano su un camper, circa 1500 chilometri a nord di Flagstaff, nei pressi del Gran Canyon.  
 Il camper si blocca prima che la squadra possa allontanarsi dal pericolo, dirigendosi verso sud e rinviando la virata verso Ovest e la California. Il gruppo non può che dividersi. La maggiorparte della scorta, insieme a Murphy, raggiunge il casinò della riserva indiana gestito da Danny Nuvola di Fuoco, leader della comunità, mentre Doc e Diecimila raggiungono il canyon, dove vengono fatti prigionieri da Gordon, figlio paranoico e ribelle di Danny, e dai suoi fedeli guerrieri. 




 Gordon ritiene che i due stranieri siano infetti, contagiati da ciò che loro chiamano Zendigo, una malattia dell'uomo bianco. Splendida l'inversione, tipica della serie, attuata attraverso il prefisso Z. Il Wendigo, il mito algonchino di cui abbiamo parlato in questo articolo, mentre a questo link potete scaricare gratuitamente il formato epub e quello mobi, diviene figlio dell'uomo bianco, un flagello divoratore di carne umana, non dissimile da quelle malattie con cui in passato i Nativi sono stati sterminati.
 La puntata gioca molto sulla paranoia e sulla dicotomia a carico dei pellerossa, visti ora come barbari, ora come puri e innocenti. Bella la propensione "transculturale" di Doc...





 Gli ultimi due episodi che prenderemo in considerazione sono il XII, "Party With the Zeros", e il XIII, "Adiós, Muchachos". Il XII, diretto da Abram Cox  e scritto da Lynelle White, è stato trasmesso negli Usa il 27 novembre 1915, mentre il XIII, diretto da Abram Cox e scritto da Jennifer Derwingson, è stato trasmesso il 4 dicembre 2015.




 Il gruppo continua il suo viaggio diretto giù in Mexico per evitare la super mega orda di zombi. Superare il confine con il Messico non sarà tanto facile. Non ci saranno certo le guardie di frontiera o gli esaltati vigilantes, ma un bel po' di zombie daranno non pochi problemi ai ragazzi.
 Grazie a Dio, intervengono gli Zero guidati da Escorpion. I ragazzi, usciti incolumi grazie all'intervento dei narcos, vendono condotti da Escorpion, attraverso un paesaggio che sembra il Giardino dell'Eden, al cospetto della Reina de los Muertos, la Regina dei Morti!




 La Regina sostiene di voler sperimentare un vaccino, grazie a quel pacco tanto conteso di nome Murphy, e di poterlo poi facilmente distribuire al popolo. Gli Zero sono infatti gli unici in grado di distribuire la cura a livello globale, riportando l'ordine nel mondo.
 Quale sarà la ricompensa per il gruppo di Warren? Carburante a sufficienza per un decennio, proiettili, cinque automezzi... oppure rimanere in quel Giardino dell'Eden. Avere un ruolo nella società post-zombie!
 Warren accetta la seconda offerta, l'unica possibile del resto. Gli Zero, in realtà, non danno possibilità di scelta. L'importante è rimanere in vita Qualcuno ha un altro motivo per infiltrarsi in quel gruppo di criminali. Un fine che lo brucia al calor bianco!







 Il confine, tra gli States e il Messico, è lo sfondo di numerosissimi western, soprattutto moderni, in cui rappresenta la frontiera tra il benessere e la disperazione, tra l'illegalità e un'ipotetica legalità. L'abbiamo visto in "Non è un paese per vecchi", "Two Men in Town" e "La leggenda di Bobby Z/Morte e vita di Bobby Z". In Z-nation, questa frontiera muta completamente il suo significato, divenendo quasi il simbolo del ribaltamento apportato dall'apocalisse zombie, divenuta realizzatrice di quel terzomondismo espresso da pellicole come "Giù la testa", "Tepepa" o "O' cangaceiro".
 Altro elemento tipico è l'ingresso dell'eroe, in questo caso gli eroi, all'interno di un gruppo criminale. La partecipazione al Male può essere dovuta alla necessità di salvarsi la vita, come avviene per Lassiter in "Un bel modo di morire", o per attuare una vendetta tanto desiderata. Numerosissime le opere che abbiamo trattato in cui è presente quest'ultima opzione: "Da uomo a uomo" di Giulio Petroni, "Un dollaro bucato" di Giorgio Ferroni, "Sperone Selvaggio" (Hot Spur) di Lee Ford, "Mannaja" di Sergio Martino, "Il Ritorno di Ringo" di Duccio Tessari, "I Comancheros" di John Benteen (alias Jack Slade), ecc. In "Party With the Zeros" e "Adiós, Muchachos" si verificano entrambe le opzioni.
 Non mancano le prove di iniziazione, le torture e le eccentricità, come la scatoletta zombie, tutto condito con inquadrature leoniane.
 Alla prossima stagione amici!




2 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Nooo che dritta che mi dai! Tentennavo da tempo ma ora devo assolutamente vedermi questa serie ^_^

Ivano Satos ha detto...

Bellezza e follia Lucius!!! Impossibile non amarla ;)