lunedì 4 maggio 2015

Sperone Selvaggio (Hot Spur) di Lee Ford. Western exploitation hammurabico: chi di stupro ferisce di stupro perisce!






   Due yankee entrano in una locanda di peoni. Mandano Carlo (Joseph Mascolo), il ragazzo di bottega, a curare i cavalli mentre loro si intrattengono bevendo e guardando la moglie del proprietario che danza. Dopo alcune palpate, i due gringo decidono di servirsi del piatto principale. Le urla della donna  richiamano Carlo all'interno. La scena della violenza proietta la mente del giovane a quel mattino in cui violentarono sua sorella, mentre egli osservava impotente. Questa volta decide di intervenire, viene picchiato a sangue da uno dei due cowboy e costretto ad osservare la scena. Si ripete quindi quell'esperienza traumatica.
 L'intervento di un uomo interrompe lo stupro. Egli impone ai due di tornare al ranch a causa della fuga di alcuni cavalli. Carlo riconosce l'anello dell'uomo e decide quindi di seguirli. Scopre che questi è Jason O'Hara (James Arena), proprietario del ranch e stupratore della sorella.
 Carlo cerca  di infiltrarsi all'interno come garzone di stalla. Conosce, due secondi dopo essere stato assunto,  la signora O'Hara, Susan (Virginia Gordon), che lo chiama stupido messicano e gli vieta di strigliarle il cavallo con le sue mani da mezzo negro.
 Mentre i cowboy giocano alla tripla cavallina, con una latinas e una redhair, e alla sfogliatina corretta, Carlo decide di studiare l'ambiente e i legami che uniscono le varie persone che popolano il ranch. Il fine è quello di poter attuare la sua vendetta contro quegli uomini.
 Il peone rammaricoso rapisce Susan e semina indizi finalizzati a richiamare Jason e i suoi uomini.
  Come il più classico dei softcore, le scene di sesso sbocciano che è una meraviglia. Stupenda appare la latina dell'osteria. Con il sequestro di Susan il gioco si fa più estremo, specialmente per il riaffiorare di quanto subito dalla sorella.



La sorella accigliata e tricotomizzata di Carlo


Susan O'Hara (Virginia Gordon), moglie di Jason

   Carlo, in una sorta di psicodramma, ricrea quanto visto, aggiungendovi una furia rabbiosa più che un reale desiderio sessuale. I due stupri si affiancano e confrontano.
 Sesso voluto, sesso subito e... scene splatter da spaghetti western. Il peone incazzato non si divertirà solo con la bionda pulzella. Lo psicodramma presenterà una scenografia alquanto macabra.




 Sperone Selvaggio è un western exploitation che si basa su un elemento classico del western, la vendetta. Altro elemento è lo stupro, presente in Il giorno della vendetta (Last Train from Gun Hill), come nello spaghetti western Per qualche dollaro in più.

 La versione italiana presenta un doppiaggio da B-porn anni '70, ma tal rimembranza sorgerà non solo per il doppiaggio. L'audio risulta anche fuori sincrono e di sottofondo si può percepire quello originale. Nel dvd è disponibile la traccia audio in lingua inglese ma non vi sono i sottotitoli in italiano. La doppiatrice di Susan ricorda molto la vocina che sentivamo da bambini nelle cassette delle favole. Non so se ciò possa esser rizzante o pialante.


La locandiera non goldoniana


2 commenti:

Bruno ha detto...

Questo film l'ho visto decenni fa. E non posso dire che mi fosse piaciuto: l'idea di per sé è modesta ma anche l'esecuzione lascia a desiderare.

Ivano Satos ha detto...

Decisamente non è un capolavoro alla Jesús Franco ma rappresenta comunque una chicca per gli amanti del genere. Anche grazie alla sua rozzezza.