lunedì 3 ottobre 2016

Zagor e Lupo Solitario





 Secondo appuntamento con i personaggi che rincontreremo in "Zenith 666". Dopo il Signore Nero, parliamo di Lupo Solitario, la cui avventura  ha inizio  nell'albo omonimo n°198 (249), soggetto e sceneggiatura sono di Sclavi, i disegni di Gamba e Donatelli. L'albo venne pubblicato nel gennaio del 1982.

 La giornata di Zagor risulta povera di prede ma ricca di strani personaggi. Egli incontra infatti un pellerossa che, senza alcun apparente motivo, lo sfida in un violento duello. Sconfitto, l'umiliato indiano rivela il suo nome, ossia Lupo Solitario, prima di scomparire.
 Quella stessa notte sarà un bianco, Steve Warren, a lasciare perplesso il nostro eroe. Chiesta ospitalità, il silenzioso viandante scatta come una violenta molla dopo aver casualmente udito il nome di Lupo Solitario.




 Zagor non è certo tipo da tradire qualcuno, anche se è un indiano che lo ha preso di mira con il suo arco e il suo tomahawk solo poche ore prima. Dopo aver dato una direzione sbagliata al pistolero, egli decide di seguire le tracce di Lupo Solitario, al fine di avere una spiegazione in merito. Il problema è che l'inseguitore non sa di essere inseguito a sua volta, visto che Warren non è caduto nel tranello.
 Per entrambi non sarà comunque una decisione saggia quella di seguire Lupo Solitario. Warren viene infatti ferito gravemente, rimanendo in vita per miracolo, mentre Zagor, costretto a soccorrerlo, viene considerato dall'indiano un complice dell'aggressore.



 Zagor n°199 (250), "Il cerchio della vita", Soggetto e Sceneggiatura di Sclavi, disegni di Donatelli, febbraio 1982.




 Lasciato Warren tra mani esperte del dottor Potter, Zagor riprende l'inseguimento di Lupo Solitario, questa volta con la compagnia freddolosa di Cico. Trovatolo in una baracca, Zagor riesce finalmente a farsi raccontare la sua storia.




 Un giorno in cui Lupo Solitario era a caccia con sua moglie e suo figlio, la tribù dei ribelli fu annientata dall'uomo bianco, il quale non risparmiò neanche le donne e i bambini. La famiglia decide di vivere lontano dalla violenza, cacciando e pescando in territori selvaggi, ma proprio questo sarà alla base della sua distruzione. 
 Lupo Solitario trova casualmente alcune pepite d'oro, che regala alla moglie come semplici ornamenti. Tre trapper, notato il prezioso metallo, costringono la famiglia a condurli sul luogo del ritrovamento. Durante un tentativo di fuga, il figlio e la moglie vengono uccisi, scatenando la vendetta di Lupo Solitario. L'unico che riuscì a fuggire fu proprio Steve Warren!




 Ora tocca a Zagor descrivere gli ultimi avvenimenti a Lupo Solitario, compreso il fatto di aver salvato la vita a Warren, che ora riposa al sicuro nella capanna della palude. Le sue assicurazioni riguardo alla consegna del criminale alla legge non scalfiscono il cuore dell'indiano ribelle.




 All'esterno della capanna,  i tre uomini vengono fatti bersaglio di numerosi colpi di fucile. Per fortuna nessuno viene colpito, ma una sorpresa li attende quando riescono a catturare l'aggressore. Il tiratore non è infatti un Warren ripresosi improvvisamente dalla sua condizione disperata, ma il dottor Potter, stregato dalla sete dell'oro.
 Warren è invece rimasto al calduccio della capanna nella palude, proprio per questo, dopo due mesi, è pronto per assistere al processo in cui è imputato per omicidio. Qui, l'avvocato difensore riesce a mettere in dubbio le testimonianze di Zagor e Cico, che hanno ascoltato la storia da Lupo Solitario, ma anche quella del dottor Potter, avuto conferma di questa da un Warren malato e delirante.
 Un improvviso colpo di scena diffonde lo stupore in tribunale...




 L'improvvisa vista di Lupo Solitario è una scintilla per l'ipocrita calma ostentata da Warren, egli non manca infatti di aggredire l'indiano appena questi inizia a testimoniare. Dopo essere stato mandato al tappeto da uno splendido gioco di squadra tra Zagor e Lupo Solitario, Warren viene condannato, ponendo fine al gelo che ha regnato per troppo tempo nel cuore dell'ultimo membro della tribù dei Ribelli.




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