lunedì 19 ottobre 2015

Stefano Di Marino - Wild West: Rinnegati





    Val Verde, Texas. 1870. Il saloon è una bolla sospesa nell'afa del Texas. Una bolla di pace in cui regna sopita un'energia potenziale pronta a scattare. Muscoli tesi come quelli di un puma, ma anche sinuosi come quelli di una giovane vedova. Di guai la vedova Stoner ne ha passati parecchi, ma ora è venuto il momento del riscatto. L'importante è giocare bene le proprie carte, magari convincendo qualcuno a giocare una mano in coppia e a lasciar stare il frustrante solitario.
 La vedova avrebbe proprio bisogno di quel forestiero intento ad ascoltare il fruscio delle carte. Il fumo del suo sigaro è come se fosse un'ulteriore frontiera in quella terra al limite. Una frontiera personale il cui valico risulta letale.
 Il saloon è una bolla sospesa in un Texas in cui i Chiricahua di Cochise e Victorio imperversano come una piaga biblica, contenuta a malapena da quella rete di forti, che come termitai si ergono in quel paesaggio selvaggio e conteso. Le giacche blu non devono temere solo i Nativi, i chomancheros sono sempre all'erta per sferrare i loro attacchi ovunque ci sia sentore di dollari. Sono come quei cani delle praterie, sempre sull'attenti a fiutar informazioni. Pronti a sparire nelle loro tane, per poi ricomparire dove meno te lo aspetti. Pronti a sferrare i loro attacchi mortali.
 Con il primo episodio della serie Wild West, "Rinnegati", Di Marino ci travolge con un'avventura adrenalinica in una frontiera geografica ed esistenziale. Ogni personaggio è in bilico tra passato e presente, una genesi persistente in cui il futuro appare labile come un miraggio. Un passato che grava su ognuno come un mausoleo predittivo, il quale può assumere le fattezze di una guerra sanguinaria e fratricida o quelle pompose e soffocanti di una famiglia il cui nome tuona in quegli spazzi fin troppo aperti.
 Di Marino, con una sublime accuratezza storica, ci mostra cosa ci aspetterà nei prossimi episodi di questa saga. Il Texas da lui disegnato è uno Stato composto da  troppi poteri in conflitto tra loro. Trame sotterranee che rischiano di far sprofondare quel territorio così strategico ma anche folle come un cavallo idrofobo.

Intervista a Stefano Di Marino da parte di Lucius Etruscus
Presentazione della serie Wild West da parte di Mario Raciti


Armi:
Colt Dragoon 1858, Colt Peacemaker, carabina Henry, carabina Sharp, carabina Springfield, doppietta calibro 12.

Frasi incapsulate:
<<Mi ascolti bene, Patterson. Qui io sono il giudice e il boia... e anche il becchino. Adesso lei mi consegnerà il prigioniero.>>





4 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Sei il lettore più veloce del West, penso tu abbia battuto tutti recensendo in anteprima l'ebook ;-)
Bella recensione: stuzzichi davvero l'appetito.

Ivano Satos ha detto...

Grazie Mille Lucius!!! Ieri notte ho scoperto che è già uscito il secondo episodio della serie :)
Una bellissima lettura di cui non ho voluto svelare troppo ;)

Massimiliano Riccardi ha detto...

Mio, assolutamente mio. Grazie, bellissima recensione.

Ivano Satos ha detto...

Grazie a te Massimiliano!!! Da quello che ho capito non dovremo aspettare troppo per leggere tutti gli episodi della miniserie ;)